Il mercato dei semiconduttori è in subbuglio. Già prima dell'inizio delle operazioni militari russe in Ucraina le materie prime scarseggiavano, figuriamoci ora che i mercati devono fare i conti con scenari di guerra.
Quando la domanda cresce e l'offerta cala si scatena una guerra sui prezzi che dovrebbe portare extra guadagni a chi produce. Non sempre è così, la scarsità di materia prima rallenta la produzione e impedisce ai produttori di aumentare il fatturato e quindi di portare a casa l'extra guadagno che invece viene incassato da chi ha le materie prime.
E chi è che si avvantaggia di questa situazione? sempre lei, la Cina, che delle terre rare necessarie alla produzione dei microchip ne detiene il 95% del pianeta lasciando all'Africa e Australia il restante 5% che ovviamente non basta a soddisfare il fabbisogno del mercato. Se si chiamano "terre rare" ci sarà un motivo. E' una situazione di privilegio assoluto che influenzerà le decisioni geopolitiche delle maxi-potenze dei prossimi anni, molto di più di gas e petrolio. Sarà interessante riparlarne.
Per quanto riguarda STMicroelectronics gli scenari possibili sono diversi tutti assolutamente plausibili. Al momento non ci sono pericoli di inversione del trend rialzista ma gli eventi suggeriscono di essere cauti in quanto le probabilità che i prezzi vadano a cercare la conferma dei supporti è elevata.
Il grafico che ho elaborato oggi mostra che un eventuale movimento ribassista coerente con la situazione attuale troverebbe in area 29 e 23 euro due importanti supporti statici che insieme all'evolvente parabolica di supporto potrebbero dar luogo a dei rimbalzi utili ad una ripresa del trend rialzista interrotto qualche settimana fa.
Sto alla finestra in attesa degli eventi.