Emissioni di carbonio – potenziale fase rialzista

Nel 2005 sono stati creati i certificati co2. Un certificato corrisponde a una tonnellata di gas serra. Le emissioni di CO₂ derivanti dalla fabbricazione di prodotti e servizi possono essere compensate con l’acquisto di certificati CO₂ e diventano pertanto climaticamente neutrali.

inquinamento aria

L'emissione di enormi quantità di biossido di carbonio e il conseguente effetto serra che sta modificando l'assetto climatico del pianeta è uno dei problemi che l'umanità dovrà affrontare prima che sia troppo tardi. Gli interessi in gioco sono enormi e questo complica molto la questione.

I paesi che in passato hanno abusato nel consumo di carburanti fossili oggi vorrebbero che tutti, anche paesi in via di sviluppo, applicassero regole stringenti. Viceversa, i paesi in via di sviluppo come Cina e India rispondono con dati alla mano che le loro emissioni se calcolate "pro capite" sono inferiori a quelle dei paesi europei e statunitensi.

La guerra in Ucraina ha congelato le discussioni sul clima, ora si parla solo delle tensioni geopolitiche. Anche il covid-19 è praticamente sparito. E sono congelati tutti i buoni propositi che avevano fatto chiudere le centrali a carbone che sono state riaccese.

La politica gioca un ruolo fondamentale con le sue decisioni sottoscritte in accordi internazionali. E’ lei che dirige i mercati e i paesi verso scelte mirate. Una delle soluzioni adottate ha introdotto il concetto di “compensazione” tra chi produce più o meno co2. Le emissioni di CO₂ derivanti dalla fabbricazione di prodotti e servizi possono e devono essere compensate con azioni o attività che ne eliminino l'impatto o quantomeno lo attenuino. Le aziende sempre più tendono a autoprodursi l'energia necessaria a tale scopo o a razionalizzare l'attività in funzione co2. In questo contesto anche la finanza gioca il suo ruolo.

Attraverso il meccanismo della compensazione chi produce co2 può attenuare il suo impatto compensandolo con quelle attività virtuose che invece non lo producono o addirittura  utilizzano co2. Sono dei cosiddetti crediti di carbonio, hanno lo scopo di promuovendo progetti zero carbon in tutto il mondo, con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality.

Nel 2005 sono stati creati i certificati co2. Un certificato corrisponde a una tonnellata di gas serra. Le emissioni di CO₂ derivanti dalla fabbricazione di prodotti e servizi possono essere compensate con l’acquisto di certificati CO₂ e diventano pertanto climaticamente neutrali.

Il meccanismo di assegnazione di quote di emissione alle industrie penalizza chi inquina e premia chi produce con metodi virtuosi. Il sistema spiegato in maniera semplicistica sembrerebbe una trovata geniale e lascerebbe pensare che finalmente si è attuato con i fatti e non a parole un progetto con un impatto importante sul genere umano e non solo.

In realtà i certificati di emissione di carbonio consentono agli inquinatori di sopravvivere quasi indisturbati, ovviamente a costi più alti, rimandando di fatto le decisioni che sappiamo non sono più rimandabili. I certificati quando sono nati nel 2005 sono stati distribuiti gratuitamente a pioggia in gran quantità rimandando così di molto la loro efficacia.

Da qualche anno i prezzi stanno crescendo perché i produttori di co2 per continuare a produrre devono approvvigionarsi di certificati dai non inquinatori che viceversa godono di un'entrata supplementare che proviene proprio dai loro peggiori concorrenti. E così chi inquina potrà continuare a farlo a pagamento finché i prezzi saranno abbordabili.

Il grafico a un’ora è della piattaforma IG e si tratta di un CFD con scadenza dicembre 2022 agganciato ai certificati di co2. Ai puristi dei futures dico subito che la scelta del CFD è determinata esclusivamente dalla comodità dello strumento e non perché si tratti dello strumento migliore offerto dal mercato (magari lo potrebbe anche essere, ma io non lo so). Chiusa prima che nasca la polemica.

Da dicembre ad oggi i movimenti dei prezzi hanno delineato una situazione inquadrabile con l'analisi tecnica non lineare, l'evolvente parabolica di resistenza che unisce i massimi relativi nella giornata di ieri è stata violata e salvo possibili ma molto improbabili ritracciamenti i prezzi dovrebbero procedere al rialzo. Il cerchio verde indica il mio ingesso long. TP sul massimo indicato dalla freccia rossa centrale.

emissioni di carbonio grafico ad un ora
emissioni di carbonio grafico ad un ora

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