


È passato ormai un anno dall'ultimo post, praticamente una vita.
L'S&P500 era a 3600 punti e sembrava ormai arrivato al massimo storico, alla Casa Bianca c'era ancora Trump e non erano ancora arrivati i vaccini anti Covid.
La partita contro il Covid non è certo finita ma almeno ora alla Casa Bianca non c'è uno che consiglia di iniettarsi disinfettante in vena
Biden, nonostante la debolezza dovuta alla disfatta in Afganistan, resta il vero ago della bilancia nella ripresa dell'economia post Covid e della buia fase storica che stiamo attraversando.
Io nel mentre cosa ho fatto? A parte trascurare il blog intendo.
Ho insegnato ad un allievo le mie strategie. Ho avuto modo di constatare che insegnare aiuta a migliorare anche il maestro. Lo sforzo didattico ti impone di essere più preciso e pignolo aiutandoti a mettere meglio a punto le regole del metodo che vuoi insegnare. La mia operatività ne ha tratto beneficio.
Poi ho cercato di mettere a punto le mie strategie di trading adattandole sempre di più alle mie esigenze, al mio essere. Ho ridotto le size e ampliato gli strumenti su cui operare. Ho aperto a molti nuovi mercati riducendo l'operatività sul forex quasi a zero. Al punto che un sito che si chiama Borsaeforex e che non tratta di forex sta diventando un po' un controsenso. Boh vedremo.
Le opzioni sul futuro del blog sono due: a) chiuderlo perché non ha senso scrivere un post una volta all'anno; b) riprendere a scrivere con almeno un post a settimana e magari trasformarlo in una piattaforma dove condividere la mia operatività.
La prima opzione è la più comoda, mi consentirebbe di concentrarmi sulle analisi e le operazioni. La seconda sarebbe una sfida da ponderare con attenzione.
Non ho ancora deciso, l'unica cosa certa è che ho bisogno di un reset con il passato e questo sembra il momento giusto per farlo, vi farò sapere presto.
Buon trading a tutti
A febbraio l'indice S&P 500 ha fatto registrare il record storico. Poi è arrivato un virus che oltre alle borse ha mandato in tilt i sistemi sanitari di diversi paesi che sono dovuti correre ai ripari chiudendo tutto e decretando il lockdown.
La paura di perdere i profitti fin li maturati e una situazione fuori controllo hanno alimentato un flusso di vendite imponente. Il crollo dei mercato ha riportato gli indici ai valori del 2016
Poi però i mercati si sono ripresi e dopo i rimbalzi sono arrivati i record prima dell''indice NASDAQ e poi anche dello S&P 500. E dire che il Covid-19 aveva causato a febbraio il maggiore crollo delle borse dal 2008.
Evidentemente la finanza se ne sbatte dei pericoli pandemici e tira dritto per la sua strada incurante delle paure per un futuro incerto. Evidentemente l'ottimismo la fa da padrone.
Ma una finanza con il turbo che non corrisponde all'economia reale non presagisce niente di buono per gli investitori. Quando il campo di battaglia è questo c'è spazio solo per gli speculatori che stanno pompando un rialzo consapevoli che più salgono i mercati più grosso sarà il botto quando verranno giù.
Si perché verranno giù, ormai quasi ci siamo, i grafici mensili che ho realizzato vedono una resistenza fondamentale a 3500-3600 punti che credo sia praticamente impossibile da violare.
Ma quanto potrebbero scendere i mercati? E quanto durerebbe la discesa?
Le ipotesi sono due: a) si scende dritti sino al fondo del canale parabolico a 2500 con ombre lunghe fino a 2400; b) si scende fino ad un livello intermedio a 2900.
La differenza la potrebbe giocare lo stato d'avanzamento dei lavori sui vaccini che se supportati da notizie serie provenienti dal mondo scientifico e non da quello politico ridarebbero fiducia al mercato rallentando il crollo.
Togliamoci dalla testa di rivedere i mercati risalire prima dell'elezione del presidente USA, quindi novembre.
E poi? I dati di cui disponiamo oggi ci portano ad ipotizzare un fine ciclo a cavallo tra il 2023 e il 2024 a 4000 punti. Prendete nota.
Vedremo, è presto per dirlo, ora concentriamoci sul riallineamento del mercato con il mondo reale e sul probabile ritracciamento del mercato.
Pronti per la discesa?
Buon trading a tutti.
1 anno, 3 mesi e 17 giorni è il tempo trascorso dall'ultimo post scritto ormai nel lontano 29 aprile 2019.
Perché ho lasciato che trascorresse così tanto tempo?
Perché ho erroneamente pensato che fosse più importante concentrarmi sulle analisi che cercare di scrivere un post sul blog.
Perché ora riprendo a scrivere?
Scrivere mi fa bene, mi aiuta a riordinare le idee. È come una sorta di meditazione che dissipa la nebbia rendendo i concetti più limpidi.
C'è un altra ragione a cui tengo molto che mi porta a scrivere qui sul blog. Potrei farlo in privato, scrivendo su un quaderno conservato in un cassetto ma non sarebbe la stessa cosa. Pubblicare aumenta la responsabilità di quello che si scrive, si alza l'asticella, occorre riflettere con maggiore intensità.
In passato condividere le mie analisi mi ha portato bene, ho conosciuto tante persone, molte di queste le ricordo con piacere. Voglio provare a ripercorrere quella strada. Voglio incontrare i vecchi amici e scoprirne di nuovi.