
FTSE Mib – siamo ad un bivio
Oggi parliamo di analisi intermarket.
Avrete certamente notato che pur in presenza di segnali positivi sui titoli italiani sto evitando di aprire posizioni long.
La spiegazione è semplice: gli indici italiani non inviano ancora segnali di direzione certa. In questa fase i valori dell'indice sono in prossimità di resistenze e supporti importanti e la loro violazione può offrire il segnale anticipatorio del trend futuro sia al ribasso che al rialzo.
Per darvi un'idea di quanto possa cambiare lo scenario futuro ho preparato un grafico con lo sviluppo rialzista o ribassista del ciclo e come potete vedere non si tratta di una differenza da poco.
Nel precedente post avevo scritto: Graficamente l'ostacolo principale allo sviluppo rialzista è rappresentato dall'evolvente parabolica di resistenza che sovrasta tutto come una campana. A meno di un forte shock sui mercati, ora difficilmente ipotizzabile, il mercato italiano scenderà verso gli 11000 punti senza riuscire a violare le resistenze. Solo nella seconda metà del 2017 qualcosa cambierà e tornerà la fiducia sul mercato italiano.
Dove starà la verità?
Buon trading a tutti.

Pirelli & C. – impostazione positiva ma basso potenziale
Nel precedente post su Pirelli avevo promesso che nell'analisi successiva avrei mostrato un grafico con maggiori dettagli.
Oggi voglio mantenere la promessa con un grafico mensile completo di trendline ed evolventi paraboliche.
Qualcuno potrebbe obiettare che un grafico mensile è povero di dettagli ed avere ragione nella maggior parte delle situazioni, ma in questo caso potrebbe sbagliarsi in quanto le indicazioni raccolte sono molto precise e importanti.
Partiamo dalla cosa più ovvia e semplice: ho unito con una trendline i tre massimi 1990-2001-2014 registrando la presenza di una linea di resistenza molto importante a 13 euro. Credo che la presenza di questa resistenza sia condivisa dalla quasi totalità degli analisti.
Ho disegnato poi un canale parabolico che sta guidando il movimento del titolo ormai da 6 anni. E' probabile che il titolo si muova nei prossimi mesi con moderato slancio all'interno di questo spazio delimitato dalla resistenza a 13 euro e le due evolventi paraboliche in attesa di procedere oltre il livello dei 13 euro o andare al ribasso violando l'evolvente parabolica di supporto.
Personalmente ritengo al momento poco appetibile il potenziale rialzista a disposizione di Pirelli, preferisco lasciare ad altri trader il titolo.
Buon trading a tutti.

Moncler – Report non c’entra niente
Si è così, Report non c'entra niente con i ribassi in borsa di Moncler.
Mi riferisco all'inchiesta giornalistica trasmessa da Rai 3 nella quale veniva documentata l’illegale “spiumatura” sulle oche vive in Ungheria da cui Moncler recupera la materia prima per le sue linee di moda.
Comprendo che la mia affermazione stride con quanto scritto sui giornali dopo i ribassi del 3, 4 e 5 novembre ma vi dimostro che le cose stanno diversamente.
Guardiamo il grafico, il minimo storico è stato il 16 ottobre (segnato con un cerchietto rosso) mentre la puntata di Reporter era il 2 novembre.
Ok per il 3 novembre che il titolo si è mosso al ribasso in una giornata di borsa rialzista ma poi è andato giù seguendo il trend di tutto il mercato.
Il minimo successivo (segnato con una freccia blu) del 5 novembre si è fermato su livelli superiori rispetto al minimo storico di qualche giorno prima (senza neanche violare supporti). Da li è cresciuto tornando su valori addirittura superiori rispetto a quelli antecedenti la puntata di Reporter.
Cosa può essere successo? Probabilmente qualcuno o qualche banca interessata al titolo ne ha sostenuto il prezzo o più verosimilmente della mancanza di etica nella linea produttiva non gliene frega a nessuno e il titolo va come deve andare.
Intanto c'è da dire che il minimo di ottobre potrebbe essere il minimo del miniciclo e che quella in corso magari è l'onda rialzista che riporterà i valori dal titolo a quelli della quotazione.
Vedremo, intanto a me interessa solo a livello accademico, vada come gli pare.
Buon trading a tutti.

Mediolanum – canale parabolico semplice e lineare
Oggi un altro bel esempio di canale parabolico semplice e lineare.
Come avete letto dal titolo parliamo di Mediolanum "la banca costruita intorno a te" come piace ripetere al suo patron Ennio Doris.
Il grafico settimanale di oggi sembra fatto appositamente per aprire una posizione long a cui sto seriamente pensando. Ovviamente sareste i primi a saperlo (dopo la mia banca).
Si tratta di un canale parabolico che così strutturato in passato ha accompagnato altri titoli al rialzo almeno fino al più recente e importante massimo. Nel caso di Mediolanum si tratta di un massimo a 7 euro che vorrebbe dire un incremento di almeno il 40%.
Vedremo, è presto per decidere, prima devo rifare le analisi degli indici, e quelli italiani non mi convincono affatto.
Buon trading a tutti.

Mediobanca – il supporto regge ancora
Il 14 ottobre scorso ho intitolato il post su Mediobanca "C’è veramente poco da dire quando il grafico è così chiaro".
Nulla da allora è cambiato quindi oggi aggiorno unicamente il grafico settimanale.
Buon trading a tutti.

Mediaset – resta chiusa nell’angolo
Ho dedicato molto tempo all'analisi dei grafici di Mediaset. Ho già detto che il minimo storico del 2012 per me rappresenta il minimo del macrociclo 2000-2012 e che quello in corso è il primo tratto del nuovo macrociclo rialzista. Detta in questo modo sembrerebbe che Mediaset sia bella che pronta a farmi guadagnare dei soldi.
Le cose non stanno così, vediamo perché.
I prezzi si stanno muovendo in uno spazio irregolare formato da una trendline ribassista e da un'evolvente parabolica concava che funge da supporto. Nel grafico sotto ho colorato questo spazio di giallo per evidenziarlo meglio.
In queste situazioni è difficile per un trader sfruttare i movimenti dei prezzi in quanto non ci sono punti di riferimento immediati e finché i prezzi oscilleranno all'interno dell'area gialla non si dovrebbe operare sul titolo.
Non resta che attendere pazientemente gli eventi.
Buon trading a tutti.

Luxottica – è tornata sui massimi
Vi ricordate il crollo in borsa di Luxottica di metà ottobre? A poco più di un mese dal "tracollo" tutto è rientrato, le perdite azzerate e si riparla di nuovi massimi.
Di Luxottica e del suo recupero nessuno ne ha parlato esattamente come spesso accade per i fatti di cronaca urlati in prima pagina poi smentiti sottovoce.
Alla fine di tutto questo il risultato è che non è successo niente, oggi siamo tornati esattamente da dove eravamo partiti
Il grafico settimanale mostra come ad ottobre l'escursione ribassista si sia arrestata sull'evolvente parabolica di supporto per poi recuperare i livelli persi.
Nessuna violazione, nessun segnale, nulla di nuovo.
Buon trading a tutti.

Intesa Sanpaolo – canale parallelo o canale acuto?
Chi si avvicina all'analisi tecnica non lineare scopre sin da subito che prima di capire un grafico occorre tempo e pazienza.
Spesso le evolventi paraboliche sembrano essere quelle giuste per poi essere clamorosamente smentite. Con l'esperienza questo difetto si attenua e si riesce a governarlo meglio. Ricordate, ne abbiamo già parlato qui.
Nel precedente post su Intesa Sanpaolo avevo disegnato le evolventi paraboliche posizionandole in modo parallelo, allora mi sembrava la migliore rappresentazione possibile.
Sul medesimo grafico oggi ho disegnato due evolventi paraboliche questa volta convergenti che formano un canale parabolico acuto. Oggi mi sembra che questa sia la rappresentazione migliore della situazione.
La particolarità di questa figura è che le violazioni e le uscite dal lato lungo del canale sono caratterizzate da una notevole violenza e rapidità sia al rialzo che al ribasso.
Nel grafico di Intesa Sanpaolo al momento sembrerebbe più probabile che i prezzi si muovano al rialzo percorrendo il canale fino ai 3 euro che ad oggi sembra essere l'obiettivo più probabile.
In conclusione il rialzo dovrebbe proseguire oscillando all'interno del canale fino ai 3 euro. La violazione ribassista potrebbe portare fra qualche anno i prezzi a rivedere il precedente minimo.

Generali – siamo ad un bivio
Oggi per parlare di Generali e del suo andamento ho scelto un grafico giornaliero, credo che sia quello migliore per rappresentare la situazione.
Ieri si è chiuso un mese molto proficuo per i detentori del titolo in quanto era da gennaio che Generali non superava i 17 euro, ma la cosa più interessante è la forza rialzista sprigionata dal titolo in così poche settimane.
Ora la situazione è giunta ad un bivio e le spinte rialziste e quelle ribassiste sembrerebbero equivalersi: da un lato i compratori soddisfatti del 20% portato a casa in un solo mese potrebbero convincersi che è giunto il momento di monetizzare l'investimento, dall'altro lato ci sono gli ottimisti che ritengono Generali ancora capace di ulteriore forza e di ulteriori rialzi. Nulla di nuovo sotto il sole.
Il grafico che ho preparato oggi mostra come tutto il movimento dei prezzi degli ultimi tre anni ha risposto fino ad oggi molto bene alle dinamiche paraboliche. Nell'area di arresto del rialzo di ieri transita un'evolvente parabolica che ben rappresenta l'ostacolo che si frappone tra Generali e il futuro rialzista.
La violazione di questa resistenza sarebbe una prova di grande forza del titolo che verrebbe acquistato dal mercato a mani basse. Viceversa la tenuta della resistenza confermerebbe l'esaurimento dell'effetto elastico convincendo i detentori del titolo a liberarsene considerando concluso un miniciclo e riportando così il titolo nel giro di qualche settimana verso i 14-15 euro. Vedremo se già lunedì l'apertura sarà al di la o al di qua dell'evolvente parabolica e come andrà la giornata.
Personalmente ritengo più plausibile l'interruzione del trend rialzista, ma di solito vengo smentito dal mercato...
Buon trading a tutti.

WTI Crude Oil – in caduta libera
Oggi giornata difficile per il mercato del petrolio. La riunione dell'OPEC si è conclusa con un nulla di fatto. L'Arabia Saudita aveva già lasciato intendere che non era nelle sue intenzioni ridurre la produzione come richiesto dagli altri produttori.
In ballo c'è il gas shale, il petrolio estratto dalle rocce reso disponibile in gran quantità dalle nuove tecnologie che gli Stati Uniti stanno immettendo sul mercato minando gli equilibri storici.
Il prezzo del petrolio, già orientato al ribasso, alla conclusione della riunione dell'OPEC è crollato arrivando a perdere l'8% per poi ridurre le perdite al 6%.
Graficamente nulla è cambiato rispetto al precedente post salvo che è stato violato il livello statico a $.74 e che il ribasso procede all'interno del canale parabolico di medio periodo già presentato la volta scorsa.
Al momento non ci sono segnali di interruzione della discesa che ormai ha raggiunto abbondantemente il supporto del canale di lungo periodo visto la volta scorsa che riproporrò a breve.
Buon trading a tutti

Finmeccanica – il terzo incomodo 2
Oggi ho rivisto il grafico mensile di Finmeccanica e non ho rilevato novità rispetto al precedente post.
Non posso che confermare quanto scritto nel precedente post del 6 ottobre 2014 di cui riporto uno stralcio:
"nel grafico ho disegnato il terzo incomodo, l'evolvente parabolica di lungo periodo (quella blu), che certamente influenzerà nel bene o nel male l'andamento dei prezzi del titolo. Quando affermo nel bene o nel male intendo dire che l'evolvente parabolica potrebbe respingere o in caso di superamento proiettare i prezzi al rialzo.
Ho poi condotto un'analisi sugli indicatori algoritmici di Finmeccanica ed il risultato è molto interessante: il minimo storico a cavallo tra il 2011 e il 2012 è il minimo di un macrociclo primario."
Attendo ancora la violazione dell'evolvente parabolica di resistenza di lungo periodo prima di inserire in portafoglio Finmeccanica.
Buon trading a tutti.

FCA – continuo l’esercizio grafico
Scorrendo i grafici dei titoli del FTSE Mib sono incappato di nuovo in quello di FIAT, scusate volevo dire FCA, e non ho potuto fare a meno di soffermarmi e pensare che era un peccato saltarlo solo perchè prima o poi lascerà il listino milanese.
Ripropongo così l'analisi del grafico mensile accompagnato anche da una fantaipotesi sviluppata su un grafico settimanale.
Nel precedente post ho segnalato che le evolventi paraboliche pluriennali stanno mostrando ancora oggi la loro influenza.
I valori del titolo sono ormai quasi arrivati a ridosso dell'area di resistenza 10,20-10,50 dove si incrociano l'evolvente parabolica di resistenza del largo canale storico e una resistenza statica rappresentata da un importante precedente massimo. In quest'area ci potrebbe essere un assestamento dei valori in attesa di una reazione del titolo rialzista o ribassista in funzione della tenuta o meno di questa resistenza.
Quello che leggerete da qui in poi necessita di una premessa molto importante: il grafico di FCA è frutto di una fusione di titoli preceduta qualche anno fa da una scissione (ricordate CNH?), questo determina una potenziale situazione di errore dovuta alla scissione e poi fusione di diversi grafici.
Per questo motivo per anni mi sono tenuto alla larga da Pirelli e Telecom e da gran parte delle banche che a furia di fusioni per incorporazioni ha creato grafici a mio modo di vedere ricchi di falsi segnali impossibili da interpretare (pensate a Unicredit e Banca di Roma).
Per essere più chiari volevo dire che quello che segue potrebbe essere una totale caz... fesseria.
Dopo questo bel pistolotto vediamo l'analisi del grafico settimanale. Ho disegnato il medesimo canale parabolico pluriennale già visto nel grafico mensile ed ho identificato un canale lineare discendente che ho evidenziato in rosso. Alla base di questo canale ho disegnato un cerchio rosso che risulta essere un polo di attrazione "gravitazionale" (chiamiamolo così per il momento poi magari vedremo se esiste un termine più appropriato) verso cui dovrebbe convergere il titolo nei prossimi 3 anni.
Sarà tutto da testare e da verificare ed utilizzare come caso studio non certo come occasione d'investimento ribassista, ci si potrebbe fare molto male.
Per oggi è tutto, buon trading.

